Fauna

All’interno del Parco trovano rifugio alcune specie endemiche di importante valenza zoogeografica quali il nucleo più numeroso di Cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus) presente in Sardegna (e quindi nel mondo), il Geotritone dell’Iglesiente (Atylodes genei), il Gatto selvatico (Felis silvestris var. libyca) e l’Astore (Accipiter gentilis arrigonii) endemismo sardo-corso inserito nell’Allegato1 della Direttiva 91/244/CEE.

Il Cervo sardo, in particolare, trova nel parco un habitat ideale formato da macchia mediterranea e fitta boscaglia. Dopo aver rischiato l’estinzione negli anni 60 e 70, grazie ad un’azione di ripopolamento e tutela, è passato da una popolazione di 500 esemplari negli anni 80, a registrare oltre 2500 esemplari, situati in tutta l’estensione del parco, nel 2005.

Tra i mammiferi di dimensioni più ridotte son presenti anche il riccio, la lepre e il coniglio, e non è raro osservare anche volpi e donnole.
Tra le specie dell’avifauna, invece, l’Astore sardo, l’Aquila reale, la Poiana, il Gheppio. Numerosi esemplari anche di Pernici e Quaglie.

Tantissimi anche gli insetti che popolano l’area. La Limantria è una farfalla notturna, si origina da un bruco “peloso” che possiede dei bottoni rossi sul dorso. Il bruco si ciba di foglie di qualsiasi pianta, ma preferisce quelle delle querce. Nonostante le sue piccole dimensioni è in grado di moltiplicarsi a tal punto da mangiare le foglie di un bosco intero.

Il Sicofante è un bellissimo coleottero dai colori cangianti che variano dal blu, al verde e al rosso. Passa la sua vita tra i tronchi degli alberi, e in inverno e in estate cerca riparo dal troppo freddo e dal troppo caldo nascosto sotto terra. Può divorare migliaia di bruchi e crisalidi di Limantria.

Il Cerambice è un robusto insetto che vive nei boschi di querce. Ha una lunghezza di circa 5 cm a cui si aggiungono le lunghe antenne, che ne fanno uno dei più grandi insetti d’Europa. Se catturato emette un suono caratteristico simile a un guaito.